Living land, non solo passaporto per il lavoro
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Scade tra pochi giorni, il 30 novembre, il bando 2022 per la “Leva civica”, otto mesi di tirocinio lavorativo per 21 ore settimanali negli uffici comunali, biblioteche, scuole del nostro territorio; tra queste anche la Fondazione Parmigiani. Tutte le informazioni girano su internet e proprio grazie al link passato da un’amica che Chiara Colombo ha cliccato sul bando 2021 lo scorso inverno.
Studentessa universitaria di Economia aziendale a Bergamo, stava affrontando una crisi di rigetto dai libri: lezioni a distanza, nessun contatto d’aula e quindi amicizie, solo studio in casa, nessun’altra attività.
Il bando Living Land le appare come un’ancora di salvezza: uscire, andare al lavoro, avere un piccolo introito, essere indipendente (“Decisione autonoma, non l’ho detto nemmeno ai miei”, confida). Passa così i pomeriggi a supporto della segreteria didattica del Cfp “A. Moro” e il giorno dopo che ha terminato il tirocinio parte il contratto. “Terminerò gli studi -dice Chiara – ma il lavoro mi dà la soddisfazione maggiore del risultato concreto. Adesso seguo tra l’altro le pratiche di “Garanzia giovani”, un progetto di Regione Lombardia che facilita il passaggio dalla scuola al lavoro; un momento delicato da curare sempre più, per cui mi va di spendermi, anche perché qui a Valmadrera è facilitato dai tanti contatti del nostro centro con aziende del territorio”.
Ha un contratto in tasca come geometra del Comune di Malgrate anche la sua compagna d’avventura Laura Negri. Pure lei si è imbattuta per caso nel bando e ha aderito. “Per me – dice – è arrivato nel momento critico post-laurea in Architettura delle costruzioni al Politecnico. Pensavo all’insegnamento e ho avviato il percorso, nel frattempo cercavo di farmi conoscere da qualche ditta o studio. La Leva civica, che assolutamente non conoscevo, mi è apparsa come la via maggiormente a portata di mano. Sono stata inserita all’Ufficio tecnico del municipio di Malgrate e di giorno in giorno, grazie al tutor e ai colleghi, sono cresciuta: dall’affiancamento nelle pratiche a trattare direttamente con i professionisti. Quando è stato emesso il bando per il concorso, ho studiato tutta estate e ce l’ho fatta. Senza l’esperienza della Leva civica non ce l’avrei fatta, perché non mi sarei nemmeno accostata al mondo degli uffici pubblici, era una via che non osavo percorrere, lontana da me”.
Entrambe ci tengono a sottolineare che Leva civica non significa solo trovare un tirocinio lavorativo; comporta ben 50 ore di formazione: colloqui (“Anche questi sono una prova di maturità.”), conoscere se stessi, rivedere il proprio percorso, imparare a scrivere un curriculum, prendere sicurezza nei propri mezzi, essere accompagnato da Living land (“Grazie Eleonora, grazie Emanuele!”) .
Grazie a voi per la bella storia.
Marco Magni

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